Andrea Gava al Rallye du Maroc: partire da casa, arrivare dove nasce il sogno (in Malle Moto)

Published On: 28 Ottobre 2025

C’è chi prende l’aereo. E poi c’è Andrea Gava, che ha scelto la via più vera: accendere la moto davanti al garage e puntare verso il deserto. Destinazione: Rallye du Maroc, gara cardine per la qualificazione alla Dakar. Modalità: Malle Moto—zero assistenza, una cassa di attrezzi, ricambi essenziali e tanta testa.

Un viaggio che è già gara

Arrivarci su due ruote non è folklore: è preparazione in movimento. Centinaia di chilometri che diventano rodaggio per il pilota e stress test per la meccanica: temperature diverse, tratti veloci, asfalti consumati, un po’ di sterrato quando serve. Quando parcheggi la moto al bivacco sei già dentro il ritmo: il corpo ha trovato il suo passo, la moto il suo suono.

Malle Moto, la scelta dura (e bellissima)

Qui non ci sono gazebo e camion officina. Ti fai tutto da solo: filtri aria puliti la sera, controllo giochi e serraggi, catena in ordine e gomme pronte per l’indomani. Sono gesti piccoli ma decisivi, perché in Malle ogni bullone è fiducia. Il bello? L’essenziale ti avvicina all’obiettivo: meno peso mentale, più connessione con il mezzo. La notte passa veloce tra roadbook e chiavi del 10; al mattino, casco, respiro profondo e via: navigazione, ritmo, lucidità.

Il Marocco che non perdona

Il Rallye du Maroc mescola tutto: piste veloci, chott scivolosi, pietraie che chiedono rispetto e dune che cambiano con il vento. La navigazione non fa sconti: devi leggere il terreno, anticipare i danger, dosare la mano. Non serve strafare: serve costruire la gara, speciale dopo speciale, con la moto che resta fresca e la mente che non si spegne.

Quello di Andrea non è solo un risultato sportivo: è un manifesto. L’avventura non è un servizio esterno; è una scelta quotidiana fatta di semplicità, preparazione e fiducia nel proprio mezzo.

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